di scoprire, di aiutare. Sono sentimenti che ci portano fuori dal nostro “nido”. Io mi trovo in una situazione in cui vorrei fare ma non è il momento. Ci sto stretta e poi alla fine non ho scelta: mi arrendo e dico “va bene, è così”.
Nel non avere scelta scelgo comunque la fraternità, che non manchi l’incontro anche dove stiamo stretti, scelgo la vita divina che abita in me. Tra la vita e la morte, scelgo la vita. I miei amici infermieri hanno appena iniziato e si stanno già mettendo in gioco. Loro hanno il privilegio di avere a che fare con la vita. C'è la paura, la stanchezza, il contagio con i genitori. Ma si sente la soddisfazione di esserci. C'è un fiume che li sta travolgendo ma che li fa anche sentire vivi. E io ancora aspetto. E io, anche io sono viva qui, adesso, dove sto stretta.