per il servizio alla mensa dei poveri in questo periodo in cui tanti, giustamente, fanno un passo indietro. Si, ho chiesto nonostante il pericolo. “Cosa dovrei fare? Io sono sul campo. Non ho scelta”. Ho giustificato così la mia richiesta estrema. Ho sbagliato a dire “non ho scelta”, perché io ho scelto di stare dalla parte del fratello, di ogni fratello. Pertanto non voglio considerarmi un eroe, perché condividere la mia vita è la mia vita.
Questa scelta non deve nemmeno giudicare l’altro. Ognuno fa la sua parte: i genitori con i figli, i medici e infermieri con i malati, gli insegnanti con gli studenti, i sacerdoti con gli ultimi, gli operai con il lavoro. Ognuno fa la sua parte, liberamente e con responsabilità. Solo così siamo generativi.