Avevo già partecipato al progetto scuole di legàmi ma questa volta la modalità è stata diversa, ci siamo dovuti incontrare telematicamente. Qualche dubbio in partenza, qualche riflessione e la consapevolezza che sarebbe stato differente. La necessità di essere una squadra coordinata e complementare.
Qualche chiamata d'organizzazione, il cercare di verificare di avere tutti gli strumenti necessari, da telefono o da computer, dal dormitorio, da qualche luogo d'accoglienza e da casa: "nessun" limite, check completo, si parte. Qualche problema con la linea, audio disattivato, si parla uno alla volta, qualcuno deve anche disattivare la camera , qualcuno prova ad intervenire ma deve aspettare che si stabilizzi la linea per dire la sua. Tutto questo però non blocca la partecipazione e l'interazione
La riflessione personale sul tema dei legami, la curiosità che cresce quando ci si sposta dal proprio mondo relazionale a quello di altri, l'entusiasmo e la curiosità verso chi racconta qualche frammento della propria storia di vita, verso chi ci ci insegna ad osservare di più e ad allargare il nostro sguardo, le nostre percezioni.
D'improvviso realizziamo che questa distanza fisica ci permette di avere in comune qualcosa: un tempo sospeso pieno di semplicità, di mancanze ma anche opportunità di riflessione.